Visualizzazione dei dati del GSC-2.2 in Guide

Click here for English version

Alcune piccole modifiche al programma Guide consentono ora di visualizzare i dati del GSC-2.2, la nuova versione del catalogo GSC, resa disponibile recentemente. (Si può fare clic qui per avere informazioni riguardanti il GSC-2.2). Questo nuovo catalogo contiene attualmente circa mezzo miliardo di oggetti, con posizioni molto accurate, magnitudini anche in quattro differenti bande (benché solo raramente siano riportate più di due bande per un dato oggetto), e anche delle ellissi che indicano la forma di oggetti come le galassie.

Per poter usufruire di questa potenzialità, occorre innanzi tutto scaricare l'attuale versione di Guide a 32 bit per Windows, ed eventualmente l'aggiornamento corrispondente in lingua italiana.(La versione di Guide a 16 bit per Windows e quella a 32 bit per DOS non sono state aggiornate, e probabilmente non sono adatte per gestire questo genere di cose). Più recentemente, i file per gestire il catalogo GSC-2.2 sono stati un po' modificati, per cui è opportuno (dopo aver scaricato i due file compressi indicati sopra), scaricare l'ulteriore aggiornamento, facendo clic qui. Dopo aver avviato il programma, dal menù "Impostazioni" occorre selezionare la voce "Barra degli strumenti". Nella finestra di dialogo che si attiva, va cercata la voce (a circa tre quarti verso il fondo) corrispondente al bottone "Dati GSC 2.2 da Internet". (Se tale bottone non è presente nella lista, fare clic qui). Se si attiva questo bottone (evidenziando con il tasto sinistro del mouse la voce corrispondente della lista, premendo "Inserito", così da far comparire un asterisco accanto alla voce, e quindi chiudendo la finestra mediante il bottone "OK"), comparirà, nella barra degli strumenti in alto a destra dello schermo, un bottone con la scritta "22".

A questo punto, occorre ingrandire molto l'area di vostro interesse, per ottenere un campo di vista molto piccolo, dell'ordine di pochi minuti d'arco. Il catalogo GSC-2.2 è molto dettagliato, e contiene parecchi byte per ciascun oggetto, e in ogni caso non è possibile scaricare dati per più di 5000 oggetti alla volta. Dopo esservi accertati di essere ben collegati ad un fornitore di servizi Internet (in genere è presente, in basso a destra dello schermo, l'icona del collegamento telefonico), è possibile premere il bottone "22" sulla barra degli strumenti.

Sembrerà che non succeda niente immediatamente, tuttavia, se è presente sullo schermo l'indicatore del modem, si vedrà l'icona lampeggiare per qualche secondo (se l'area scelta è piccola) o per alcuni minuti (se l'area è più ampia), segnalando che i dati stanno arrivando sul vostro disco attraverso Internet. Si può continuare ad usare Guide mentre avviene tutto questo; infatti il trasferimento sul vostro disco dei dati del GSC-2.2 avviene in sottofondo, mediante un processo separato. Quando saranno stati scaricati tutti i dati richiesti, Guide riaggiornerà la visualizzazione dello schermo (sempre che, nel frattempo, non sia stato spostato il centro dello schermo), e sarà possibile vedere i dati del GSC-2.2, costituiti da un gran numero di stelle nel campo di vista scelto (oltre ad alcune altre stelle ai margini).

Si può ingrandire o impiccolire il campo di vista contenente questi nuovi dati, e, se si fa clic con il tasto destro del mouse su questi oggetti, si otterranno le relative informazioni. Nel programma Guide, i dati del GSC-2.2 vengono mostrati come "dati aggiunti dall'utente"; se si seleziona la voce "Commuta dati utente" del menù "Extra", si vedranno nella lista due nuove voci, "Dati del GSC-22 (come ellissi)" e "Dati del GSC-22 (come stelle)", ciascuna delle quali può essere attivata o disattivata separatamente. (Come impostazione predefinita, la prima voce è disattivata, mentre la seconda voce è attivata).

Se si abilitano i dati nella forma "(come ellissi)", si potrà vedere che il GSC-2.2 se la cava discretamente nel rappresentare la forma delle galassie e di altri oggetti ellittici. Vi sono alcuni casi in cui l'algoritmo non funziona correttamente, mostrando delle galassie "frammentate" come una serie di bollicine. Inoltre, John Greaves ha trovato una zona in cui, combinando i dati di una lastra del 1984 con quelli di una lastra del 1998, le posizioni di quasi tutte le stelle sono sfalsate, cosicché risulta un gran numero di false "stelle doppie". Personalmente mi è capitato un caso in cui i dati scaricati erano un guazzabuglio di magnitudini mischiate tra loro. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il GSC-2.2 mostra gli oggetti abbastanza bene.

Ogni volta che si usa il bottone "22" nella barra degli strumenti (e si è collegati a Internet), il programma Guide scarica i dati e li accoda in un file chiamato GSC22.DAT. Se si è accumulata una enorme quantità di oggetti e si vuole ricominciare tutto da capo, è sufficiente cancellare tale file.

Accuratezza astrometrica: Ho controllato l'accuratezza astrometrica del catalogo GSC-2.2 confrontandolo con la lista delle sorgenti ICRF (un gruppo di 667 oggetti, le cui posizioni sono note entro circa un millesimo di secondo d'arco, misurati dal VLBI. Questi oggetti sono usati per definire il sistema internazionale di riferimento celeste, denominato "International Celestial Reference Frame"). Il risultato è stato che 436 oggetti corrispondevano alla posizione dell'ICRF entro 2 secondi d'arco, 227 oggetti non avevano una corrispondenza, e, in quattro casi, vi erano delle sorgenti multiple, per cui non è stato possibile trovare una corrispondenza. Per gli oggetti, per i quali è stata trovata una corrispondenza, la separazione media (ICRF - [GSC-2.2]) era di 0.28 secondi d'arco. E' questo, quasi esattamente, il risultato di un simile confronto tra i dati dell'ICRF e il GSC-ACT, effettuato da Paul Green, tranne che per il fatto che egli ha trovato soltanto 61 corrispondenze per 43 sorgenti (alcune sorgenti erano misurate su più di una lastra). (Sono grato a Paul Green per avermi suggerito di usare l'ICRF per questo scopo).

Questo confronto indica una migliore accuratezza nel GSC-2.2, per due motivi. Primo, il confronto con il GSC-2.2 si è spinto fino a una magnitudine limite molto più debole (ottenendo così una corrispondenza per circa 2/3 delle sorgenti, rispetto a meno di un decimo delle stesse). Secondo, il GSC-2.2 ha una caratteristica unica che non è evidente quando si ha a che fare con gli oggetti dell'ICRF: è basato su lastre eseguite a partire dal 1990, mentre il catalogo GSC-1.x è basato per lo più su lastre che risalgono agli anni '70 e '80. Pertanto, gli errori dovuti al moto proprio delle stelle saranno considerevolmente minori di quelli presenti nel GSC-1.x (e immensamente minori di quelli dell' USNO-A2.0, che è basato su dati degli anni '50).

Accuratezza fotometrica: Attenzione a questo paragrafo. Lo stesso metodo descritto nel paragrafo circa l'accuratezza astrometrica del GSC-2.2, in cui si cerca una corrispondenza tra gli "standard astrometrici" dell'ICRF e le loro controparti del GSC-2.2, può essere applicato per cercare una corrispondenza tra gli "standard fotometrici" del LONEOS e le loro controparti del GSC-2.2. Tutto quello che dovrei fare è aggiungere una nuova parte di codice per elaborare le statistiche dei risultati.

Se il bottone '22' non appare sulla barra degli strumenti: Alcuni utenti mi hanno segnalato che alcuni nuovi bottoni della barra degli strumenti non vengono aggiunti, come dovrebbe avvenire. (Questo è successo, per esempio, con i controlli per il fuoco dell'LX-200 e per la rotazione delle mappe, e con la funzione per semplificare la preparazione di filmati). Un modo per risolvere il problema è quello di editare il file TOOLBAR.DAT, incrementare di tre il numero dei bottoni presenti (questo numero compare sulla prima riga del file), e poi aggiungere le seguenti righe alla lista dei bottoni:

   2378  !22.bmp           Dati GSC 2.2 da Internet
   2410  !web_dss.bmp      Immagine DSS da Internet
   2411  !web_a20.bmp      Dati A2.0 da Internet

Così facendo, i bottoni appariranno sulla barra degli strumenti (senza neppure che ci sia bisogno di usare la voce "Barra degli strumenti" nel menù "Impostazioni").

In alternativa, si può fare clic qui, per scaricare un file TOOLBAR.DAT completamente nuovo (circa 20 KByte). In tal caso caso, però, la vostra barra degli strumenti tornerà alla sua impostazione predefinita.

Il problema dipende dal fatto che ho aggiunto al programma Guide un metodo "intelligente" che permette di aggiungere o modificare dei bottoni elencati nel file TOOLBAR.DAT, senza variare le vostre impostazioni della barra degli strumenti. Quando si fa un aggiornamento, per esempio, inserendo una nuova opzione per scaricare da Internet i dati GSC-2.2, Guide dovrebbe riconoscere che un nuovo bottone, per quella funzione, deve essere inserito tra due bottoni esistenti. Purtroppo, questo procedimento non funziona sempre come dovrebbe.